Epifania 2010

I Ragazzi della Parrocchia di Campofiorenzo,
 con i re magi,
 portano i loro doni per i bambini di Sololo ...
(ecco la consegna a Sololo avvenuta a marzo 2010)
 ASCOLTIAMO PARLARE I GIOCATTOLI
  Ciao ragazzi,
 a Sololo ci sono tanti bambini e ragazzi come voi …
 I bambini di Sololo vivono in un posto molto bello per via del suo paesaggio.
 Per certi aspetti, questi giovani sono più fortunati di voi …
 per es. non devono andare allo zoo per vedere gli animali.
 Per altri aspetti sono certamente meno fortunati di voi …
 poca acqua … pochissimo cibo e
 a 7 -8 anni sono già immersi nelle loro responsabilità: devono accudire alla capra,
che è l’unica ricchezza della famiglia, proteggendola anche dalla iena e dal leone …
per loro non è un vero e proprio lavoro …
direi che è vissuto come un gioco molto responsabilizzante.
 
L'ambiente di Sololo è diverso rispetto a quello nostro.
Diversa è anche la vita che vi si svolge
Eppure le persone, qui e lì, sono identiche.
Ossia siamo tutti fatti nello stesso modo …
Ci accomunano gli stessi sentimenti:
…sappiamo entrambi gioire come soffrire nello stesso modo ed intensità...
siamo fratelli tra noi proprio per questa identica essenza che ci impasta.
E' per questo che tutti i giocattoli del mondo parlano la stessa lingua.
Ecco perché a me piace moltissimo ascoltare i vostri giocattoli
 
 Si, certo dico “ascoltarli” proprio perché loro parlano. Non emettono suoni fisici …
Loro trasmettono da cuore a cuore su di una linea speciale appositamente dedicata
E’ una linea delicata: è la linea dell’Amore.
 
Invecchiando, in genere, piano piano la si soffoca.
Usandola lei non si logora; anzi, più la si usa e più si invigorisce.
La si soffoca con tante altre linee rumorosissime;
dalle quali ci lasciamo facilmente travolgere presi dalle lusinghe ed
ignorandone gli effetti, prima di riconoscerli quando è forse troppo tardi …
Chi riescirà a mantenere attiva questa linea, otterrà inaspettate soddisfazioni
per le quali non esistono parole che possano descriverle.
 
Allora ascoltiamoli questi giocattoli …
Eccoli qui tutti in sieme “casciarosi”, allegri, …
ognuno ha qualcosa da dire pensando a sé e a ciò che lui vuole raccontare …
così come succede quando vi incontrate voi tra voi ragazzi …
poi qualcuno inizia a tacere
perché ha capito che dando più spazio all’altro, al diverso da noi, e sapendolo ascoltare,
… ci si arricchisce di più.
Sentite?!
Adesso sono i giocattoli che uno alla volta si raccontano a vicenda …
Storie tutte tra loro diversissime, infatti sono diversi i giocattoli e i loro possessori,
eppure sono tutte storie simili, se ascoltate nell’Amore che le anima.
Ognuno dei giocattoli ci sta dicendo:
-dell’amore di chi lo ha cercato per comprarlo
-della gioia provata nel donarvelo
-della vostra ansia nell’attesa trepidante o
-della vostra gioiosa felicità nella sorpresa del riceverlo
… sempre di Amore si tratta ... nelle sue infinite forme e tonalità
 Poi, ogni giocattolo continua a narrare raccontandoci della sua storia avuta con voi:
 vi siete parlati, fidati reciprocamente, gioito e forse pianto … in sieme
sempre volendovi bene.
Lui è felice di sentirsi realizzato nel potervi rendere felice …
Poi piano piano è stato lasciato in un angolo.
 Non dimenticato, solo inutilizzato
Attenzione,
loro questo non lo stanno raccontando con tristezza.
Anzi, direi che ne sono felici. Perché?
Perche i bambini ed i ragazzi crescono; i giocattoli no.
 Loro nel tempo possono solo logorarsi … e resteranno sempre ciò che sono:
 sorgenti di affetti e ricettori di affetti
Loro non spengono mai quella linea dell’amore che va da cuore a cuore
e sulla quale ti parleranno sempre,
quando senti il bisogno di alzare la cornetta per rispondergli.
 
Ti parleranno sempre, anche attraverso i ricordi,
quando loro ti saranno fisicamente lontani.
Provate a chiederlo ai vostri genitori …
se si ricordano di un giocattolo che avevano …
se rivivono con lui, ancora oggi, l’emozioni ed i sentimenti di allora …
 Quando il bambino cresce, il giocattolo appartato si sente meno utile. …
 Credo che sia proprio questa una cosa che voi già sapevate

Credo che sia proprio l’amore riconoscente che avete per lui e
l’amore nel desiderare che altri possano provare ciò che lui ha fatto provare a voi …
ciò che vi ha fatto decidere di ridargli la sua libertà nel regalarlo a chi lo desidera ...
che lo desidera tanto, temendo di non poterlo mai avere.
 
State così riattivando e surriscaldando la linea dell’amore che va da cuore a cuore
e a Sololo molti di quei cuoricini sentono la mancanza dell’amore
dei loro genitori spentisi prematuramente.
Così questo distacco dal vostro giocattolo diventa nostalgicamente dolce-amaro
 come succede in qualsiasi momento della vita dove crescendo si deve
 staccarsi dal vecchio ed affrontare con ansia il nuovo …
Si sa che non si può essere egoisti legandoci e restando fermi sui ricordi …
Oggi, eccoli qui tutti questi giocattoli …
sono agitati, ansiosi ma pimpanti giovincelli …
consapevoli del ruolo che gli state affidando:
“vai e dai, a nome mio, a quei bambini di Sololo l’amore che hai saputo trasmetttere a me,
così come lo avevi ricevuto da chi mi ha amato regalandoti a me …
Dai a loro il mio amore fraterno che ora io affido a te."
Vi saranno grati per il gesto ed il messaggio che state affidando a questi giocattoli
che resteranno comunque per tutta la vita nel vostro ricordo e
che continueranno a parlare al vostro cuore,
forse con maggior forza proprio per questo gesto odierno
con il quale vi state dando il commiato fisico da loro.
Ringraziandovi anch'io, desidero salutarvi con il più bel augurio possibile:
"possiate tenere sempre, come oggi, attiva per tutta la vita
questa universale linea dell’amore
che unisce il vostro cuore a quello di chiunque altro
e completo l'augurio associandolo con quello
di avere sempre il tempo e la pazienza necessaria
per aspettare che l'altro sia disposto ad alzare la cornetta per rispondervi …”

Grazie a voi e alle vostre guide: genitori, padri e suore ...

che vi seguono lungo questo cammino verso la Luce.