CLINICA
MOBILE E DISPENSARI |
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(per n.5 Dispensari: Periodo da gennaio a novembre, | |||
per n.1 Dispensario: pervenuti solo i dati da settembre a novembre) | |||
-Attività: |
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TOTALE PRESTAZIONI: (dato parziale) -21.654- |
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Clinica Mobile | |||
Dispensari: | |||
Uran | |||
Golole | |||
Dambala Faciana | |||
Walda | |||
Amballo | |||
Sololo Ramata | |||
-Rapporti | |||
Note: |
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-1- |
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Le
tariffe (fees) delle prestazioni erogate sono stabilite dai Comitati
di Villaggio (VHC) previsti nella normativa di legge del Kenya e che noi
formiamo. |
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Si
è tutti concordi nel riconoscere nella fees il solo “valore
formale educativo”, di conseguenza la logica che definisce l’importo
non è data dal valore di quanto viene erogato bensì è
rapportata alla capacità di spesa dell’utenza, sia in generale
della popolazione che individuale. |
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Questa
è la ragione per la quale, durante le calamità intese come
emergenze acute: siccità-alluvioni, le prestazioni divengono grauite
per tutti e lo rimangono sempre per i più poveri tra di loro.
Poveri che sono individuati come tali dalla stessa comnità attraverso
i VHC. |
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Il
soggetto povero è, dunque, considerato come in uno "stato
di emergenza cronica individuale”. Per diverse altre considerazioni, oltre a queste, (episodi di out-breek, nomadismo e lontananza dall’assistenza sanitaria, ecc.) la clinica mobile è da considerarsi alla stregua di un dispensario che lavora in “stato di emergenza cronica”, quindi di norma, le sue prestazioni sono gratuite. |
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-2- |
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I
villaggi di: Annona, Waja Goda, Mado Adi, Makutano sono serviti dalla
Clinica mobile dal 2001. Ora sono stati dotati di Dispensario. L'attività
della clinica mobile in questi villaggi viene gradualmente ridotta e trasformata
in forma di assistenza-supporto all'attività dei nuovi dispensari. |
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-3- |
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Non
riteniamo opportuno dedicare auto nuove, che hanno costi esorbitanti di
acquisto e di ricambi, per attività che avvengono prevalentemente
nel fuoristrada in condizioni limite, anche di carichi. |
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Si
sta valutando la possibilità di un recuperare dei fuoristrada usati
e idonei, ossia disegnati con vecchie concezioni strutturali, che siano
di facile manutenzione locale e adeguati ai contesti ambientali locali
e non a quelli del "Primo mondo". |
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Infatti,
i fuori-strada delle ultime generazioni vengono concepiti per rispondere
alle richieste di un mercato che è molto lontano dalle stesse esigenze
che portarono alla nascita di queste macchine. |
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Un
fuoristrada che possa accontentare le esigenze delle nostre attività,
a costi contenuti, può essere rigenerato e rifinito a
partire da vecchi modelli quale la Land Rover 109. Ossia rinforzato e
reso idoneo a garantire un lavoro in sicurezza per affidabilita’
e durata. |
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La cifra da investire in questo tipo di scelta risulterà certo inferiore all’acquisto di un mezzo nuovo, magari dotato di ruote in lega e sbrinatore del lunotto posteriore ... | |||
Nei progetti occorrerà sempre più favorire, ove possibile, l’uso delle moto e considerare i trasporti, per e da Nairobi, come un cargo d’affidare ai camions che già svolgono autonomamente questo lavoro partendo da Moyale. |
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-4- |
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Si
deve sempre rispettare il diritto del paziente alla continuità
delle cure. |
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L’attività
territoriale controllata dal CCM e quella ospedaliera sono oggi in sintonia
e cooperano senza particolari difficoltà, grazie ai felici rapporti
interpersonali degli operatori locali di entrambe le organizzazioni. |
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Se l'attività di medicina primaria territoriale (PHC) con le sue metodologie, quali l’IMCI, risolve il 75% dei bisogni che si presentano, vi sarà sempre un 25% di persone che hanno il diritto ai dovuti approfondimenti e cure che, il più delle volte, sono di competenza ospedaliera. | |||
Il
dato obbliga a riflettere sull’importanza di puntare sempre ad ottenere
e mantenere un Sistema Sanitario Integrato (SSI), tra Ospedale e Territorio,
che garantisca qualità e continuità di cura. |
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Ne
deriva inoltre che, se su di un dato territorio la PHC è efficace,
l’ospedale di quel territorio avrà sempre meno ricoveri poco
onerosi (quelle situazioni gestibili con la PHC e definibili quindi come
ricoveri impropri) e sempre più pazienti ad alti costi di indagine
e cura. |
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Purtroppo, sovente, i costi ospedalieri
rendono inaccessibile al paziente la struttura e, di fatto, vanificano
buona parte dello stesso lavoro di filtro e di promozione della medicina
territoriale. |
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Ne
consegue che ogni progetto di medicina territoriale deve considerare
al suo interno formule di sostegno dell’attività ospedaliera
alla quale fa riferimento per la continuità delle cure.
Formule che possono contemplare oneri quali: stipendi di operatori aggiunti,
attrezzature, farmaci e materiali di consumo, quote di partecipazione
alla spesa ospedaliera connessa al ricovero che viene li indirizzato…
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