Descrittivo Proggetto Villaggio Orfani
periodo luglio-dicembre 2006


Dopola verifica, presso gli uffici CCM di Nairobi, delle disponibilità economiche si è provveduto ad organizzare il servizio di logistica in Nairobi con l’aiuto del consulente Leo Murotto, da anni residente in Kenya.
Si è provveduto agli accordi per il tasporto dei materiali di costruzione da Nairobi a Sololo.
Quindi, dopo avere organizzato la logistica a Sololo, sia per il deposito dei materiali che per l’abitazione e vitto dei volontari, sono state completate le dovute autorizzazioni governative e i sopraluoghi definitivi con gli anziani sull’area a conferma della correttezza ed idoneità allo scopo del luogo.

I lavori, condotti dall’impresa locale Bonaja, sono iniziati il 05/08/2006.
Nel periodo dal 01 al 08/10/2006 si è avuta la presenza sul cantiere del consulente Leo Murotto per il necessario supporto all’impresa locale che per la prima volta costruiva con la tecnologia innovativa adottata.

Tecnologia che prevede strutture portanti in cemento armato, pareti in rete metallica affogata nel cemento e copertura in ondulato metalico.
I lavori hanno subito poi un protratto fermo dovuto alle copiose piogge, iniziate nella prima settimana di ottobre, ed ancora oggi in corso, che hanno reso impraticabili le piste ed impossibile il lavorare il cemento.

Visti i limiti dati dalle disponibilità economiche, si è optato per la realizzazione di quelle opere murarie che fossero il minimo indispensabile per consentire l’inizio dell’attività del nuovo complesso.
Ossia, costruzione della casa del padre, di due case accoglienza ognuna per 10 ospiti più la madre, dotate di relative costruzioni cucina e lavanderia/docce. Oltre ai servizi di base: pista di accesso; collegamento per il rifornimento dell’acqua; generatore centrale quale fonte di energia elettrica e un piccolo magazzino di serizio.

Le opere fino ad ora realizzate sono documentate con le foto e filmati allegati al presente rapporto.
Al momento risultano in avanzato stato di costruzione, una casa accoglienza, una cucina rotonda, e gli scavi per le fondamenta della seconda casa, di quella del padre e del piccolo magazzino e per il collegamento tra la cisterna di raccolta dell’acqua ed il villaggio.
E’stata realizzata la pista che conduce al villaggio che, con alcune opere di consolidamento fatte, garantisce l’accesso allo stesso con ogni situazione meteorologica. La pista scorre in quota alla collina ed è protetta con opere che hanno tenuto in considerazione il rispettato di quello che è il naturale scolo delle acque piovane.

Inizialmente la ditta costruttrice locale era all’oscuro della tecnologia innovativa da noi prescelta per costruire e ha quindi preferito stipulare con noi un contratto che prevedeva costi separati per la manodopera da quelli dei materiali edili, per i quali ci impegnavamo noi al riforfornimento in loco. Dopo le prime esperienze, la ditta di costruzione locale ha concordato contratti chiusi, ossia consegna “chiavi in mano” a lavori finiti secondo precisi capitolati che prevedono, da parte della stessa ditta, anche la fornitura in loco dei materiali necessari usufruendo dell’attività dei piccoli commercianti locali.

Si prevede che tutte le opere sopra elencate vengano consegnate entro dicembre, tempo permettendo, o al più tardi a gennaio prossimo.

Necessariamente la prima costruzione comportava diverse incognite e quindi ha avuto un costo lievemente superiore in materiali, utilizzati con maggior abbondanza, al fine di consentire un lavoro comunque sicuro qualora si fosse dovuto ripiegare sulla collaudata tecnologia che prevede l’uso dei blocchi.
Alla luce dell’esperienze maturate possiamo affermare che questa tecnologia innovativa di costruzione consente costi tra il 30% ed il 40% in meno rispetto al tradizionale sistema di costruzione in blocchi.
Il tipo di contratto raggiunto con l’impresa locale ci consente, inoltre, una riduzione del 10 % dei costi eliminando la logistica a Nairobi ed ogni imprevisto legato ai trasporti, inclusi i danneggiamenti.

Il risultato maggiore deriva, comunque, dal fatto che gli operatori locali, anche questa volta, si sono dimostrati in grado di realizzare il tutto da soli.

Pertanto, in futuro, sarà sufficiente ordinare, anche da distanza, il successivo blocco pre-concordato di costruzioni, e questo verrà fatto in accordo ai tempi dati dalle disponibilità economiche raggiunte.