Considerazioni di Pino sull’incontro: |
(Incontro
Programmatico CCM - Mondeco per le attività in corso a Sololo) |
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mi sarebbe piaciuto scusarmi oggi dei miei modi usati ieri … ma
ancora oggi non riesco a pentirmi di averlo fatto. |
... |
-
Non mi sembra corretto valutare i loro problemi mettendo prioritariamente
avanti la soluzione di quelli legati alle nostre paure … anche se
legali |
... |
Certo
che ci si dovrà affidare sempre di più ai locali …
è il solito rischio, se veramente si ama la loro crescita deve
essere fatto proprio così … e ogni volta che gli abbiamo
dato la fiducia, noi non ne siamo rimasti delusi. |
... |
-
Io non mi ritiro da Sololo. |
Io
mi ritiro da quei compiti che, per salute o per competenze, so di non
potere gestire … è la stessa logica di correttezza
che richiamavo qui sopra. Per restare nel mio campo, è come se fosse possibile accettare che i volontari dell’emergenza in Italia, facciano ciò che possono o che si sentono di fare, piuttosto di ciò che occorre che facciano, e per la qual cosa hanno il dovere di prepararsi, se liberamente scelgono di farlo … |
-
Io continuerò a collaborare con chiunque metta al centro delle
proprie attenzioni i Borana … |
e
lo farò sempre per coerenza alla mia scelta di mettere, io, al
centro della mia attenzione gli ultimi. |
Non
è difficile da capire, è difficile da spiegarsi e da mantenersi
nei fatti … |
tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare …tento
di nuotare e chiedo di farlo insieme, in reciprocità di aiuto.
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Caro
Pino |
grazie
per la redazione del verbale. I contenuti della seduta vi sono riportati
in maniera molto precisa e veritiera. |
Per
quanto riguarda le tue considerazioni, ce ne sono molte che condivido,
ed alcune su cui ho opinioni profondamente diverse. |
La
prima |
è
l'esigenza di valutare correttamente i rischi e le conseguenze - anche
di carattere economico - che le nostre attività a Sololo possono
causare: agli altri, alle nostre organizzazioni e a noi stessi. |
Non si tratta di egoismo: una razionale presa di coscienza di questi rischi
ci permette di attuare le misure necessarie a ridurre la possibilità
di eventi dannosi o, qualora si siano verificati, minimizzarne gli effetti. |
Di
qui l'assicurazione contro le malattie e gli infortuni dei dipendenti,
la copertura pensionistica - ogni volta in cui è prevista dalla
legge - ; l'adozione di norme per la sicurezza sul lavoro - queste sempre
- e poi le assicurazioni per la responsabilità civile. |
Ma
anche la presenza, all'interno dell'organizzazione (sia CCM, sia Mondeco),
di persone con capacità gestionali e la predisposizione di procedure
e regole elaborate dalla nostra cultura per facilitare l'esecuzione dei
compiti di tutti gli operatori e dirimere i conflitti, (cosi' come la
cultura borana ha creato il sistema di regole gada). |
A
tal proposito , oltre a comunicare le bozze di accordo all'ufficio CCM
di Nairobi, incontrerò venerdi' 16 alle 14, il nostro Coordinatore
Filippo, per valutare l'efficacia delle norme e procedure che ho proposto
a Mondeco. |
Il
secondo punto |
su
cui ritengo che, a fronte di un'intuizione affascinante, non vi
siano conoscenze di tipo antropologico ed etnografico sufficienti per
fare di questa ipotesi il perno dell'intero progetto, è
la tua teoria della "famiglia artificiale", che discende dall'esperienza
della Maniatta Yaa'a (E’ nella cultura Borana ciò che può
fare la differenza della natura del villaggio: “famiglia artificiale
di affido” o “istituzione di adozione”). |
Per creare un clima di famiglia ed evitare l'istituzione (fine che condivido
pienamente), mi affiderei di più alle conoscenze di Ilaria, dei
suoi colleghi e di Carol ed Eugenio (conoscenze che contengono certamente
l'ascoltare e l'assimilare la cultura altrui, soprattutto in un contesto
in cui - salvo, apparentemente , a livello economico - tale cultura è
assolutamente dominante). |
... |
Queste
mie precisazioni riguardano due punti che saranno molto rilevanti
nel plasmare il progetto definitivo, nei tempi concordati ieri.
Nel quale proporrò comunque che rimanga presente sia l'ipotesi
di derivazione del nostro lavoro dalla Maniatta Yaa'a, sia la possibiità
futura di servizi svolti da realtà associative spontanee (Women's
Groups etc). Non per piaggeria nei tuoi confronti , ma per un personale
e, credo, ragionevole interesse a vedere come queste esperienze possano
evolversi a Sololo. |
Caro
(nel senso di quanto mi costi ...) Guido, |
continuiamo il confronto ... non intendo fare polemica. |
Tu
dici: |
/---
ho opinioni profondamente diverse. |
meno
male! Altrimenti non ci sarebbe confronto e quindi la possibilità
di crescita ... (quando saremo tutti solo "abbronzati", è
vero che sarà finito il razzismo, ma altrettanto vero che si rischierà
l'appiattimento sterile). |
--1-
La prima è l'esigenza di valutare correttamente i rischi
e le conseguenze ... |
non
posso che essere d'accordo su tutto ciò che dici ... il disaccordo
può essere solo sul *dove* porre il limite. |
Dove è il punto giusto tra i due estremi, entrambi configurati
da un agire IRrazionale, |
dettato
o da puro-nocivo buonismo, distruttivo in sè stesso, o dalla pretesa
della ricevuta fiscale dal bisognoso in emergenza ed, in assenza di questa,
sentirsi legittimati ad omettere l' aiuto. |
Trovare
la giusta misura tra l'egoismo e l'altruismo, qui è il
problema; |
Io
ribadisco che la soluzione non è una regola fissa inviolabile, |
bensì è l'applicazione con il buon senso di una regola,
che deve esserci, ma essere fatta a misura prioritariamente del ricevente
e non del donatore. (la legge per l'Uomo e non viceversa) |
ES.
se il donatore, giustamente non può correre il rischio di mettere
a repentaglio tutto per delle ricevute che vengono ripetute da tre guardiani
che così potrebbero accampare un diritto di assunzione ... si *deve
* trovare un'altra soluzione a quella attuale. |
La
soluzione è da trovarsi da parte del tecnico amministrativo che,
giustamente vigilando, deve anche diagnosticare in tempo utile questi
possibili rischi ... deve trovare altre soluzioni, quali appaltare il
servizio o altro ancora ... ma sempre nel rispetto del possibile; osservante
delle minime regole etico-morali e giuridiche nazionali-internazionali.
|
(etico-morali)
= si curi la sostanza (l'interesse del ricevente e la
potenzialità dell'aiuto possibile) e poi si aggiustino le forme (con il buon senso, il rispetto della legge) |
Se non avessi fatto così nella mia attività svolta nell'emergenza
sanitaria, sicuramente ci sarebbero stati numericamente un maggior numero
di esiti fatali ... anche se tutti perfettamente legali nelle loro forme.
|
Ripeto,
la motivazione al cambiamento è quella che eventuali sanzioni comprometterebbero
gli aiuti a tutti ... e non deve essere quella del rischio individuale
corso dal donatore o dall'organizzazione o dal suo direttivo |
...
anche se il risultato può apparire lo stesso, questa non è
la stessa cosa, e non è lana caprina; |
è
coerenza a scelte di vita |
(altrimenti
avviene che la logica egoistica chiede a tutti di dimettersi in massa
... |
"ma
*Chi* me lo fa fare?" ... |
ma è proprio quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a
giocare...). |
... |
--2-
Il secondo punto su cui ritengo che, a fronte di un'intuizione affascinante,
non vi siano conoscenze di tipo antropologico ed etnografico sufficienti
per fare di questa ipotesi il perno dell'intero progetto,... |
Direi
che questo punto vada ben chiarito poichè *è proprio
il perno del Progetto,* specie se non si vuole farne una istituzione
... |
Guardando
la cultura Oromo su internet mi sembra che di studi ce ne siano tanti
e sufficienti ... |
ma
propongo di *INTERPELLARE BASSI*,
docente universitario e autore del libro sui Borana. Da quel libro ho
saputo dell'esistenza della magnatta yaa, prima di parlarne poi con gli
anziani e visitarla quando fu di transito non lontana da Torbi ... |
Penso
che a Bassi non potrà che fare piacere se qualcuno lo contatta
per questa ragione. |
Potrebbe
anche nascere una collaborazione con l'università sul progetto
sperimentale... |
... |
Le
conoscenze di Ilaria, portate (inculturazione) attraverso la mediazione
di quelle analoghe di Carol, se da sole, specie se freddamente applicate
a Sololo pur se aperte in sè ad accettare le altre culture, portano
necessariamente alla istituzione non sentita e riconosciuta come propria
dai Borana. |
La
sola cultura Borana ... altrettanto non può essere sufficente. |
Eppure
è solo da questa che si deve partire se si vuole che il Progetto
venga sentito e vissuto dalla gente locale |
La fusione, giustamente bilanciata delle due cose (difficilissima
alchimia), porta alla singolare validità del nostro Progetto,
certamente non esportabile da Sololo. |
Progetto
che introduce il concetto "nuovo" della famiglia "artificiale",
ma pur sempre famiglia nella sostanza; contrariamente alla famiglia "istituzione"
che di famiglia avrebbe solo eventualmente la forma. |
... |
--3-
Non sono soprattutto d'accordo nell'usare la teoria della "famiglia
borana artificiale" per tenere bassi certi costi del progetto, particolarmente
il salario delle "mamme" e "zie" |
Non
ho mai pensato una cosa del genere. |
Il
salario è una conseguenza del lavoro, non la condizione che fa
fare le scelte di lavoro. |
Se
si tiene in mente che il nostro Targhet finale è quello che il
tutto divenga proprietà CIPAD e che questo lo debba gestire
... |
Possiamo sperare di trovare garanzie di continuità proprio
nell'ottenere qualcosa |
che
sia il più vicino possibile alla cultura borana; |
che
sia di semplificata gestione tecnica-economica ... |
magari
in autosostentamento con le risorse locali e con ciò che loro sanno
fare, come: |
il
fare i pastori, la madre, la zia ... |
e
se consideri che le mamme naturali non si pagano con i soldi ... |
…
ci ritroviamo ai due punti qui sopra citati oggi in discussione, si tratta
di: |
1-(dove porre il limite tra buonismo e burocrazia) |
-
Si pagano stipendi per fare le mamme o si trovano razionali soluzioni
di buon senso che rispettino l'etica-morale della giusta retribuzione,
attraverso forme di sostegnoo economico, es.all'associazione delle donne,
che siano in linea con la legge? |
2-(ipotesi o realtà di fatto) |
-
famiglia artificiale borana o istituzione dipendente dal bianco? |
... |
si
deve sempre aprire il nostro confronto: |
deve
avvenire ogni volta che si è davanti al singolo problema
(guardiani...mamme...), proprio per poter definire, con la maggior oggettività
possibile, dove si colloca la giusta misura, il giusto limite ... tra
egoismo ed altruismo, mettendo l'altro al centro cominciando dagli ultimi
... |
Come
vedi, non sono solo alucubrazioni teoriche le nostre; |
sono
il sale che rende diversa la minestra offerta dalle grandi
organizzazioni, governative e no, |
da quella cucinata da un CCM, |
che
attualmente appare in un doloroso travaglio di trasformazione |
per
passare da una gestione buonista, che forse ha fatto il suo tempo, |
verso
una gestione che deve necessariamente allinearsi ai tempi ma senza
arrivare a ... |
regolamentare
con quale mano il ricevente deve chiedere l'elemosina prima di rilasciare
la ricevuta. |
E,
se mi permetti di fare l'oracolo, |
il
ricevente imparerà da noi le regole |
che
applicherà lui a sua discrezione ... |
e
se andiamo avanti così con quanto gli stiamo insegnando con i nostri
comportamenti, |
credo
che stenderà la mano che più gradirà, |
con
il pugno chiuso ed un solo dito teso: il medio ... |
poichè
avrà capito che senza di lui, bisognoso, |
il
donatore rimane disoccupato. |
... |
mi
sembra anche un'ottimo suggerimento chiedere a Marco Bassi di
offrirci il suo parere |
sulle
possibili affinità tra la Maniatta Yaa'a e il nostro villaggio. |
Vi
mando il quesito nei prossimi giorni. |
A
presto |