Il mio attuale punto di vista ... a confronto con il Vostro,
se vorrete contattarmi scrivendomi, venendo sul posto o invitandomi da voi ...

Durante le mie presenze in Italia, resto sempre disponibile ad incontrare chiunque, persone o gruppi associativi, per presentare i problemi che questa popolazione affronta e ciò che tentiamo di fare con loro per superarli.

Non considero questo offerta di disponibilità personale un modo per "chiedere" ma solo un modo per "informare", coscente di essere una delle pochissime opportunità a disposizione loro per farsi ascoltare; per fare udire anche la loro voce a chi potrebbe o vorrebbe aiutarli.

In altre parole: un "ponte", tra Voi e Loro, che sia "fiduciario-garante" ad entrambi.

Per questo non chiedo rimborsi e mi faccio carico di ogni eventuale costo di viaggio e soggiorno.


Sololo è una situazione particolare dove abbiamo rapporti paritetici particolari con la popolazione ed i suoi Leaders come con le Autorità politiche ed amministrative.

Se grossolanamente, riferendoci alle due soglie quella della sopravvivenza e quella della povertà, si volesse dividere l’Africa, dal punto di vista dell’aiuto umanitario, in tre grandi categorie ci accorgeremmo che:
Nel primo gruppo (gente che sopravvive sulla linea della sopravvivenza) i soli aiuti possibili per via dei contesti (in genere di guerra) sono solo dei pagliativi a sostegno e non certo possono essere finalizzati allo sviluppo.
Nel terzo gruppo, che è quello abituale ove la gente vive intorno alla linea della povertà, sono possibili gli aiuti che mirano a dare loro uno sviluppo.
Nel secondo gruppo, quello intermedio ove la gente sale e scende tra la linea della sopravvivenza e quella della povertà, è certamente più difficoltoso agire a fini di sviluppo, trovandoci frequentemente a dovere provvedere ai pagliativi di sostegno.

Più difficoltoso, non impossibile.

L’obbiettivo è quello di portare questa gente dal secondo al terzo gruppo. Lo si può fare, con difficoltà, ma lo si può fare.

Specie a Sololo: dove la popalazione è partecipe al tentativo, ove il governo (forse per altri motivi) lo desidera; ove il numero limitato di persone ed il loro isolamento lo consente ancora con costi relativamente contenuti; ove …

Intervenendo a Sololo si deve agire non con mettodi standardizzati solo perchè collaudati come validi in altri contesti. Qui si deve agire con metodologie e modi ben diversi e mirati.

Comnque, Chi può ci aiuti come può.

Dal punto di vista economico, al momento io non mi sento di garantire nulla, oltre al fatto che continuerò ad animare la raccolta fondi il cui sussesso è anche per me imprevedibile. Poi faremo come sempre: ciò che potremo con ciò che avremo.

Dal punto di vista operativo io non rinuncio a camminare con i Borana e confermo la mia disponibilità a continuare, collaborando con chiunque ci condivide.

A riguardo del Progetto Idro-Sanitario, pensato nel 2001 e giacente d'allora in vari uffici, ritengo che oggi non abbia più senso portarlo avanti. E' stato superato dagli interventi di questi ultimi mesi (opere edili realizzate dal Governo ed intervento dell'ong World Vision) che ne hanno di fatto confermato la validità dei contenuti.

Dal 2001 al 2006, con i periodi di siccità intercorsi, in quanti ne avrebbero tratto beneficio ?

Dio solo lo sa.


Il mio attuale punto di vista a riguardo dei progetti in corso ...