9/8/2001 - SOLOLO RAMATA
UMOJA WOMAN GROUP

Contesto e modalità dell’intervista

L’intervista è stata fatta nell’aula riunioni nella sede dell’Umoja Women Group. La sede comprende un appezzamento di terra di meno di un ettaro in centro al paese nel quale sono stati edificati una capanna tradizionale che è stata la prima sede, una costruzione in mattoni con tetto in ondulati di alluminio che è la sala riunioni. All’intervista hanno assistito 6 donne delle quali due sole prendevano parte attiva. La presidente rispondeva alle domande. L’intervista è stata tradotta dall’inglese al borana simultaneamente da un uomo che traduceva anche per la presidente sia le domande che le risposte. Al termine dell’intervista ci sono stati offerti biscotti e bibite (Coca Cola, Lemonade, Fanta, …). All’inizio dell’intervista mi è stato consegnato un documento che presenta il gruppo, le attività svolte e le attività future.

Informazioni sul gruppo

Il gruppo si è costituito il 23 maggio 1995 con un numero iniziale di 25 membri attualmente ne conta 30. Il Consiglio direttivo è composto da 7 persone che vengono aiutati da 6 aiutanti. Ci sono delle cariche per la gestione: segretario, vice-segretario, tesoriere, vice tesoriere e il comitato.
Gli aderenti al gruppo per accedere devono superare una selezione che non mi è stato meglio specificata. Vengono accolte solo persone con una certa reputazione, questo è quanto ho inteso. Per accedere al gruppo bisogna pagare 2500 Sh all’ingresso e 50 Sh mensili. Nel 1999 la quota per accedere è stata abbassata a 1500 Sh per passare agli attuali 3000 Sh. Non mi è stato spiegato il motivo di queste variazioni.
Il gruppo si riunisce tutti i sabati.
Il Direttivo ha un’agenda di proposte la cui approvazione spetta al Comitato.

Obiettivi:
1. Aiutare i membri del gruppo nell’educazione dei bambini
2. Diminuire l’analfabetismo attraverso corsi gratuiti per imparare a leggere e a scrivere anche agli adulti in particolare alle donne. Per quest’attività hanno una sala con 2 tavoli di legno, delle panche e una parte della parete pitturata di nero per fare la lavagna. Il corso è aperto anche ai non appartenenti al gruppo e si tiene la sera.
3. Educazione per la prevenzione delle malattie come l’AIDS, la malaria e il colera. Viene fatto il test HIV alle ragazze che si sposano. Per questi corsi si servono di posters esplicativi. Per poter tenere queste iniziative hanno fatto dei corsi promossi da ONG. La risposta all’iniziativa è stata, secondo loro, positiva. A Goda Loko sono stati richiesti ulteriori incontri.
4. Educazione di igiene domestica e ambientale attraverso la promozione dell’utilizzo di pit-latrine e per la separazione nell’ambiente domestico della cucina dalla zona notte.

Attività svolte

Settembre 1997. Viene indetto un harambee per la raccolta di fondi per finanziare la costruzione del “Maendeleo”, la sala riunioni. La comunità fornisce 126.000- Sh. Nel 1998 la casa è ultimata e viene fornito un tank per la raccolta dell’acqua piovana dal CCM.
Viene costruito successivamente l’albergo di 4 stanze affittate a 300- Sh al mese. (a voce mi hanno detto che le stanze sono 5).
Chiedono di essere coinvolte dal CCM per i programmi di educazione sanitaria in quanto ritengono che sia molto utile educare la popolazione attraverso i gruppi di persone organizzate.
L’UWG gestisce un albergo di 5 stanze che affittano a 300 Sh al mese. La richiesta è alta e per questo intendono espandere la struttura. Il vantaggio di questo albergo è che un posto sicuro e sempre pieno. Chiedono di poter avere un tank per la raccolta dell’acqua piovana da mettere alla seconda casa che costruiranno. Chiedono di poter essere coinvolte maggiormente nel programma acqua.

Attività future

Come progetti per il futuro vogliono costruire un altro edificio all’interno del terreno a disposizione del gruppo. Per questa costruzione stanno costruendo dei mattoni con la terra presa dai termitai. La tecnica per la formazione di questi mattoni è stata appresa da tre donne che hanno seguito un corso a Lodwar (Kenya) con l’aiuto di ALRED una ONG locale. Le persone che sono state formate hanno trasmesso quanto avevano imparato alle altre donne del gruppo. L’ UWG. promuove l’utilizzo di questi mattoni per evitare la deforestazione in atto per il legname per costruzioni e per l’uso domestico.
I mattoni vengono venduti a 3 Sh/pzo contro i 7 Sh dei mattoni provenienti da Mojale che devono sostenere anche il costo del trasporto (80 Km di pista). La produzione comprende una fase di raccolta della terra dai termitai e dell’acqua fatta da 6 gruppi di 5 persone. Nel tardo pomeriggio viene fatto l’impasto e il giorno successivo i mattoni vengono fatti seccare al sole. La forma è standard ed è data da uno stampo di legno. Ogni produzione realizza dai 50 ai 100 mattoni al giorno. Un mattone è di circa 10X10X30 cm. Per 50 mattoni occorrono dalle 8 alle 10 geriche (20 l) di acqua. Una gerica d’acqua costa 1 Sh. Il gruppo si sta informando per acquistare una macchina per la produzione di mattoni che costa 42.000- Sh. (Non esiste un piano per lo sfruttamento della risorsa “termiti” in modo sostenibile, non esiste una pratica che consideri il tempo di ricostruzione del termitaio per uno sfruttamento sostenibile della risorsa. E’ stato suggerito di provare a lasciare a riposo un termitaio sfruttato per vedere con un bastone il tempo di ricrescita della struttura. Il consiglio è stato ascoltato con interesse non tanto per il valore del ripristino della risorsa quanto per l’immagine di accuratezza che un simile dettaglio può dare nella presentazione di un progetto ad un donatore – ndr - ).

Il gruppo vorrebbe iniziare un’attività agricola per la quale vorrebbe avere un trattore per arare e lavorare il terreno in modo da vendere prodotti agricoli e dividere il guadagno tra i membri del gruppo.

L’UWG vorrebbe costruire un albergo di 4 stanze utilizzando i mattoni di terre dei termitai e per finanziare la costruzione che richiede anche altri materiali il gruppo ha indetto per il 15/9/01 una “Harambee”, un raduno pubblico al quale è invitato anche il parlamentare che rappresenta il Distretto di Mojale a cui appartiene anche Sololo.

Parlando del costo della vita a Sololo sono stati fatti accenni al costo alto dell’istruzione, soprattutto quella della scuola secondaria equivalente ai nostri licei. Il liceo maschile di Sololo è il più economico ma è scadente, la gente appena può finanzia gli studi dei soggetti più meritevoli alle scuole migliori che costano il doppio. Questo finanziamento avviene attraverso le Harambee dove ognuno contribuisce per quello che può alla formazione del capitale per sostenere l’istruzione dello studente. Più la persona che beneficia della raccolta è riconosciuta come affidabile e seria maggiore è il successo del harambee.
Un altro problema evidenziato riguardo all’istruzione è il costo dei libri, non esiste però nessun sistema di rivendita dei libri usati anche quelli che non contengono esercizi da compilare direttamente sul testo.
Una dei membri del comitato gestisce una biblioteca che attualmente è chiusa, la struttura ha pochi libri e non riesce a sostenersi, no mi hanno spiegato ulteriori motivi.

NB: Chief Galma ci ha fatto scrivere un documento dell’UWG per la richiesta all’UNICEF di materiali e attrezzatura quale un video proiettore, un generatore, e il materiale necessario per la proiezione di filmati per la campagna di informazione contro le malattie infettive (AIDS, malaria, colera, …).