La creazione dell'ufficio di primo ministro attraverso modifiche alla Costituzione, di due incarichi di vice-primo ministro e l’ingresso in un governo "di coalizione”, degli esponenti del partito d’opposizione Orange democratic movement (Odm): sono questi i primi particolari emersi sull’accordo firmato oggi pomeriggio dal presidente Mwai Kibaki e dal capo dell’opposizione Raila Odinga per chiudere la crisi politica e sociale che da oltre due mesi tiene in scacco il Kenya. Le nuove figure istituzionali, così come la redistribuzione degli incarichi governativi, ha spiegato il mediatore Kofi Annan subito dopo la firma dell’intesa, dovranno rispecchiare i rapporti di forza tra le varie componenti del parlamento. Il ruolo di primo ministro – finora inesistente in una repubblica fortemente presidenziale – dovrebbe toccare a Raila Odinga che, in base all’intesa, avrà “l’autorità di coordinare e sovrintendere alle funzioni di governo”. Subito dopo la firma dell’accordo, Annan ha chiesto a tutti i keniani di sostenere l’intesa, precisando che un “compromesso era necessario per la sopravvivenza del paese”. Sia Kibaki che Odinga, il quale per la prima volta si è rivolto al suo avversario definendolo “presidente”, hanno garantito il rispetto dell’accordo. Il presidente dell’Unione Africana (UA), Jakaya Kikwete, che negli ultimi giorni si è unito agli sforzi negoziali di Annan, ha invece voluto rendere “onore” al popolo del Kenya. Applausi e scene di giubilo hanno accolto in varie zone del paese la firma dell’accordo, seguita da milioni di keniani attraverso "dirette" televisive. [MZ] |