“La tensione rimane alta in tutta la città, soprattutto negli ‘slums’ dove già si sono verificati scontri con diverse vittime, anche se il bilancio è difficile da confermare. Le prossime ore, che seguiranno l’annuncio dei risultati elettorali, saranno le più difficili”: lo dice alla MISNA padre Kizito Sesana, missionario a Nairobi, poco dopo l’annuncio da parte della Commissione elettorale keniana (Eck) della vittoria del presidente Mwai Kibaki. Intanto, a Kibari, enorme baraccopoli alle porte della capitale, centinaia di manifestanti sono scesi per le strade per manifestare il loro dissenso. “I sostenitori del Partito democratico arancio (Odm) di Odinga – sottolinea padre Kizito – si sono illusi di vincere perché le prime circoscrizioni ad essere conteggiate erano quelle delle loro roccaforti. Quando sono cominciati ad arrivare i risultati delle altre province del paese, soprattutto la ‘Central zone’, si è visto che Odinga perdeva terreno a favore i Kibaki e sono cominciate le accuse di brogli”. Secondo il missionario, però, le votazioni si sono svolte nella calma e “non si può parlare di manipolazioni se non quando se ne hanno le prove”. Incidenti si sono verificati anche a Kisumu, Kisi e Kakamega nell'ovest del paese, poco dopo che il presidente Kibaki ha giurato nei giardini della State House, a un’ora della proclamazione ufficiale della sua vittoria per un secondo mandato. “Invito tutti i candidati e tutti i keniani ad accettare il verdetto popolare e ad abbracciarsi gli uni con gli altri come fratelli e sorelle - ha detto Kibaki invitando la cittadinanza alla riconciliazione subito dopo il giuramento – poiché apparteniamo tutti ad una sola famiglia, il Kenia”. Secondo il capo della Commissione elettorale Samuel Kiwuito, che ha annunciato i risultati definitivi alla tv di stato dopo che una precedente conferenza stampa al Kenyatta International Conference Centre si era conclusa nel caos generale, Kibaki avrebbe vinto con uno scarto di circa 230.000 preferenze sullo sfidante, mentre al parlamento la maggioranza risulta, almeno per il momento, all’opposizione, con 88 seggi contro i 32 del Pnu. “Le accuse di irregolarità mosse dall’Odm sono ora materiale per la magistratura e la Commissione non ha alcuna giurisdizione in proposito” ha aggiunto Kiwuito. “Nonostante la vittoria, il governo di Kibaki si trova davanti un cammino difficile – ha concluso padre Kizito – con 20 ministri che non sono stati rieletti; la popolazione ha voluto mandare un messaggio forte alle autorità”. (a cura di Alessia de Luca)
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