“La tensione resta alta e si sono registrati scontri in tutta la città. Gli uomini girano in gruppi armati di machete e le donne con sassi e pietre, mentre molte baracche sono state date alle fiamme”. Lo ha detto alla MISNA, padre ‘Kizito’ Sesana, missionario comboniano nella baraccopoli di Kibera, uno dei più grandi ‘slums’ di Nairobi, capitale del Kenya. “Si assiste ad uno spettacolo insolito per chi vive nella città – aggiunge il missionario – con strade deserte, finestre sbarrate e una calma del tutto innaturale. La gente aspetta che l’atmosfera si distenda per riprendere la vita di sempre”. Le violenze divampate a Nairobi e nelle principali città del paese, sono aumentate dopo l’annuncio, ieri sera, dei risultati delle elezioni presidenziali che accordano la vittoria al presidente Mwai Kibaki per un secondo mandato. I mezzi di informazione parlano di almeno 18 morti da ieri: sette persone uccise a Kisumu, roccaforte dell’opposizione, altre sette a Nakuru nella valle del Rift e quattro vittime in uno scontro tra tribù rivali a Cheber, villaggio poco distante. “Il problema della etnicizzazione dello scontro politico – spiega Kizito – esiste ed è pericoloso. A Kibera, ad esempio, e nelle altre baraccopoli, la tensione tra Luo (etnia dello sfidante Raila Odinga) e Kikuyu (alla quale appartiene il presidente Kibaki) ma anche Akamba e Kisii (altri due gruppi etnici nazionali), rischia di degenerare in conflitto”. Dopo giorni di violenze e caos, Raila Odinga, capo del movimento d’opposizione “Arancio” - che secondo i risultati annunciati ieri è stato sconfitto dal presidente Mwai Kibaki riconfermato con uno scarto di oltre 200.000 voti - ha invitato i keniani a contestare il risultato con una manifestazione che dovrebbe svolgersi oggi pomeriggio al centro di Nairobi, nonostante l’esplicito divieto della polizia. Tafferugli e scontri tra gruppi di giovani e poliziotti sono stati segnalati già in mattinata in alcune zone della città. (per una lista degli articoli dedicati nelle ultime ore ai principali avvenimenti del Kenya cliccare, in ‘home page’, sulla freccetta azzurra alla sinistra del paese) [AdL] |