SOMALIA 23/4/2007 9.32
QUINTO GIORNO DI COMBATTIMENTI A MOGADISCIO
Continuano i combattimenti a Mogadiscio per il quinto giorno consecutivo: almeno cinque civili sono morti e una decina feriti questa mattina - secondo quanto riferisce l’emittente somala Radio Shabelle - nei quartieri di Shibis e Suq Ba’ad, presi tra il fuoco incrociato mentre stavano cercando unirsi alle centinaia di persone che stanno anche oggi fuggendo dalla città. Le truppe etiopi, alleate del governo di transizione somalo, hanno ripreso a lanciare colpi di artiglieria pesante dalle loro postazioni, nei pressi del Palazzo presidenziale, nel sud della città, verso i quartieri a nord, roccaforte dei miliziani somali, in particolare sarebbe sotto bersaglio il quartiere di Jamhuriah. Difficile dare un bilancio delle vittime nel fine settimana, anche perché i combattenti non rendono noto il numero dei loro caduti: secondo fonti giornalistiche internazionali, sabato sarebbero morte oltre 70 persone e una cinquantina domenica, ma qualunque sia il numero esatto è certamente alto. Ieri il presidente del consiglio italiano Romano Prodi in visita a Riad, in Arabia Saudita, ha lanciato un monito sulla necessità di fare qualcosa per la Somalia, ex colonia italiana e poi sotto amministrazione fiduciaria dell’Italia su richiesta dell’Onu dal 1950 e all’indipendenza nel 1960. “L'Italia non può distrarsi sulla Somalia, abbiamo il dovere di essere attenti” ha detto Prodi esprimendo “preoccupazione” per quanto sta accadendo nel paese. “È chiaro - ha aggiunto - che un ennesimo focolaio di crisi si è aperto”. [BF]
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