SOMALIA 28/4/2007 3.11 |
SI AGGRAVA BILANCIO PER
COLERA, TIMORI PER STAGIONE PIOGGE |
Si sono ulteriormente
aggravate le conseguenze dell’epidemia di colera e di dissenteria
acuta in corso da mesi nel centro-sud della Somalia: dal 1°
gennaio ad oggi, almeno 17.000 persone sarebbero state contagiate, mentre
i decessi sono ormai 600; lo si apprende dall’ultimo rapporto dell’Ufficio
per il coordinamento degli Affari Umanitari Onu (Ocha) per la Somalia,
di cui la MISNA ha avuto copia. Secondo il documento, il maggior numero
di casi resta concentrato a Mogadiscio e nella regione del Basso Shabelle
(Lower Shabelle), dove nelle ultime settimane si contano decine di migliaia
di profughi in fuga a causa delle persistenti violenze nella capitale
tra soldati governativi appoggiati dall’esercito etiopico e miliziani
anti-governativi legate a clan locali. Stando al rapporto dell’Ocha,
con l’imminente inizio della stagione delle piogge – che dovrebbe
durare fino a giugno – “il numero di casi è
previsto in aumento”. La totale mancanza di sicurezza e
i continui combattimenti hanno impedito finora qualsiasi intervento
per contenere l’epidemia o garantire assistenza, in un paese dove
dal 1991 non esiste alcun sistema sanitario nazionale. Dall’Onu
arriva anche un primo allarme sul rischio di esondazioni
nella regione di Johwar, nel Medio Shabelle (Middle Shabelle), dove
il livello delle acque è salito di tre metri in cinque
giorni a causa delle forti piogge. Secondo l’Ocha, nella zona ci
sono almeno 16.000 sfollati scappati in questi giorni da Mogadiscio: qualsiasi
eventuale alluvione – si legge nel documento – “peggiorerebbe
la loro già disperata situazione”. Preoccupazione
è stata espressa anche per l’aumento del fiume Juba nei distretti
sud-occidentali di Luuq e Baardhere. (vedi anche notizie SOMALIA ore 15:51
e 10:56)[CO] |
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