Non si può ritenerli tutti uguali. Non si può pensarli tutti cattivi, altrimenti che senso ci sarebbe a stare qui ?! Non si può considerarli tutti buoni; è statisticamente impossibile che possano esserlo. Occorre ritenerli, in parte buoni ed in parte cattivi, con le infinite sfumature intermedie. Arrivando qui saranno certo i "cattivi" i primi a contattarmi. Di regola, sono i più furbi a pensare di sfruttare per primi ogni novità. Probabile che, proprio per questa loro dote, hanno saputo prevalere sugli altri dimostrandosi i più capaci ed intraprendenti; dunque ne sono verosimilmente i capi.

Ovunque l’uomo nasce egoista e, dalla vita stessa, viene chiamato ad una libera scelta di altruismo. In queste zone, ove è continua la lotta per sopravvivere, la chiamata è più ardua da cogliere. Vige una solidarietà che sembra più basarsi sull'egoismo che sull'altruismo. Nel deserto ciò che è impossibile al singolo, diviene superabile dal gruppo solidale. La loro solidarietà reciproca, è basata sull’egoismo istintivo della sopravvivenza. Dove non può riuscire il singolo, vi riesce solo il gruppo ben compatto.

Circondato da questi furbi, cosa mi posso aspettare da loro ? Che modifichino il loro stile solo per la mia bella faccia ? Al massimo, potranno cercare di farmelo credere. Se mai cambieranno, lo faranno solo valutando il mio agire, in primis verso di loro. E’ la comunicazione empatica, non verbale, quella che può dare loro l'opportunità di pensare, riflettere e scegliere. Lo stile di vita che di fatto riesco ad applicare può divenire la proposta per un diverso genere di rapporto tra me e loro. Da essere "una occasione da sfruttare" devo riuscire a diventare un "amico disinteressato" da scoltare in ciò che ha da proporre.