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Due giorni vissuti nella savana sotto ad una tenda sono veramente una emozione da provare; che merita di essere vissuta più che raccontata. Sentire gli animali liberi, financo respirare vicino mentre ti fai piccolo, piccolo ... con il tuo inopportuno fisiologico bisogno. Resti attanagliato dal dubbio: conviene trattenere o rischiare il tutto per tutto uscendo dalla tenda anche se sono le due di notte ? La ragione dice che non sarebbe il caso; poi soggiunge che tutti gli animali fuggono di fronte all'uomo poichè é l'unica bestia che aggrdisce senza motivo. I felini, quando lo fanno, lo fanno per fame e di notte i felini non vanno a caccia ... gli elefanti poi sono solo erbivori... Il tempo passa e più che la ragione vince il bisogno; esco ed affrontoi il mio destino. Mentre il sangue si gela nelle vene, sia per il freddo che per la paura, cerco di impegnare la mente altrove.
Ma, guarda caso, gli unici episodi che si accavallano nella testa sono tutti ben altro che rassicuranti. Rivedo quando il fuoristrada si incagliò in una buca in piena savana e sembrava che non volesse saperne di venirne fuori; quando stavo per travolgere addirittura un leopardo ... Ma quanto è lunga questa funzione fisiologica, non finisce più. Poi velocissimo, subito dentro alla tenda con il sacco a pelo tirato fin sopra alle orecchie. Quella fragile stoffa, che ti separa dalla "voracita'" delle bestie più crudeli, sembra un indistruttibile fortino. Il più è fatto ... tempi duri per gli “eroi”.



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