"Ottocento
milioni di persone come noi; che sono essi stessi padri, madri, bambini,
anziani... che hanno i nostri stessi sentimenti, con le stesse nostre
paure e speranze, ... stanno soffrendo accanto a noi. Uomini ! Una massa
sterminata di nostri simili, che sono parte di noi e del nostro faticoso
cammino di speranza. Uomini ! Che, come noi, sono figli dell'Umanita`.
Potremo mai pensare di progredire senza loro ? La poverta` e la fame sono
opera dell'uomo. Sono il risultato dell'oppressione e della ingiustizia
sociale ed economica a livello internazionale, nazionale e locale. I Paesi
ricchi, con una popolazione tre volte minore di quella dei Paesi del Terzo
Mondo, si accaparrano una quantita`di cibo che e` circa il triplo
di quella consumata nei paesi poveri. Gran parte di questi alimenti e`
data in pasto agli animali. A ottocento milioni di uomini e` negato il
diritto umano piu` elementare: una razione alimentare sufficente! L'ambiente
naturale, essenziale per la salvaguardia di ogni diritto elementare, e`
inquinato e distrutto dall'imposizioni di tecnologie inappropriate e da
una agricoltura intensiva orientata verso l'esportazione. Le corporazioni
multinazionali, i governi, le agenzie internazionali consolidano un sistema
alimentare che sfrutta i contadini che producono il cibo ed i poveri che
ne hanno bisogno. La sottoalimentazione e` anche il risultato di una ripartizione
ineguale delle ricchezze anche all'interno degli stessi paesi in via di
sviluppo. Dalle ultime statistiche dell'Organizzazione Mondiale della
Sanita` si evince un quadro tragico per il Terzo Mondo, ove la mortalita'
e' dovuta a malattie da noi completamente debellate. Ogni anno nel mondo
muoiono 50 milioni di persone Delle quali 11 milioni nel mondo industrializzato
e 39 milioni nel mondo in via di sviluppo. "
Per il rispetto
dovuto a tutta questa gente, debbo testimoniare, anch'io, cio` che ho
visto. Gli ultimi sono tali anche perche` non hanno la voce per farsi
sentire dai primi... indegnamente, ora sono la loro voce... come vedete,
sfortunati come sempre, debbono accontentarsi di me, ben poco...
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