Quelle mani benedicenti e grondanti sangue che popolano un mio ricorrente incubo. Non comprendo se il sangue sgorga da quelle mani o gronda da mani che ne sono state imbrattate. Vivo con l’incubo di essere responsabile, in qualsiasi modo, anche di una sola infinitesima parte dell'ingiustizia che mi circonda e che respiro qui. Mi sento come dentro ad una rete da pesca che mi sta trascinando via tirata da una marea di mani protese. Vorrei poter avere la certezza che non mi sia possibile fare meglio e di più. Non tollero chi, con becero qualunquismo, si giustifica dicendo: "avviene così ovunque". Per me una cosa, se lo è, rimane ingiusta anche se la stessa ingiustizia viene compiuta dalla maggiore parte delle persone.
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