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Quando resterò senza il vostro aiuto, ossia: finite le cartucce da sparare, ossia: le vostre donazioni, tornerò a casa.
Il mio lavoro non è fare il becchino, bruciando le carcasse degli animali e sotterrando i corpi umani.

Certo che, prima o poi, tornerà a piovere. Neppure si saprà mai l’esatto numero totale delle perdite. E’ sempre stato così; perché dovrebbe cambiare ora ?!

I morti non sono tornati a lamentarsi; i sopravvissuti neppure ci provano più a farlo impegnati come sono a portare a casa la propria pelle ogni giorno; chi cerca di dare loro voce è messo da parte con l’etichetta di sognatore …

Va bene così per tutti, un poco di buonismo, da rispolverare nei momenti opportuni, non ha mai fatto del male, in specie ai donatori.

Certo che pioverà ancora e che i pascoli torneranno ad essere rigogliosi e che le raccolte dell’acqua piovana torneranno a riempirsi.

Per gli animali e per le persone, che riusciranno ad esserci in quel momento, non sarà mai troppo tardi. Godranno poco di quel nuovo paradiso; esattamente il tempo necessario per arrivare alla prossima siccità quando, forse, scadrà anche il loro tempo personale.

Nel mondo, in pochi avranno saputo della tragedia lontana che ritengono non li riguardi.

Di questi, in pochi ad aver potuto fare qualcosa per attutirne l’impatto.

Alla prossima siccità saremo ancora tutti impreparati e sorpresi, come fosse una novità eccezionale.

Nel frattempo si sarà tornati alla norma: 3 (tre) litri di acqua per persona, ove ne occorrono da 10 a 15 litri al giorno. La differenza dove la trovano ?

Solo e semplicemente dalle piogge e, ovviamente, quella raccolta sono disposti a difenderla con la vita … se gliela rubassero, comunque, sarebbero morti, tale e quale come avviene durante la siccità.

E questo gli altri, non loro, lo definiscono “stuazione normale” e l’accettano come tale, mentre i locali sono costretti a subirla.

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