Allego una bozza del Progetto Sololo Project (Orphans e vulnerable Children), in modo che anche tuo marito possa esprimere un suo parere e fornire, gentilmente, qualche suggerimento.
La prima parte della bozza raccoglie già le modifiche da me apportate all'originale stilato da Ilaria e Pino Bollini;

accolgo con piacere l'invito a provare a scrivere due righe sul progetto Sololo Obbiiytu.
L'ho letto con attenzione e devo farvi i complimenti per la struttura generale del progetto,
l'idea di base e la dettagliata descrizione della metodologia che adotterete
Il progetto e' giustamente ambizioso e, come avete sottolineato, se avra' successo potra' essere replicato in altre comunita' con analoghe situazioni.
Ho azzardato qualche commento/riflessione,
che ho riportato in ROSSO sul file del progetto che ti rimando in allegato.
Spero possano avere una qualche utilita'.

ecco il progetto corredato dalle note di Luigi Vincenti,

ricevute e ponderate ...
I sette incisi-considerazioni, mi appaiono più che opportuni …
... in parte già considerate nelle precedenti versioni del progetto,
quelle andate accidentalmente perse durante i vari tagli per ridurne il formato...
Ho espresso nella tabellina che segue le mie relative visioni ..
  Pino
le considerazioni
le mie note
SAREBBE OPPORTUNO INCLUDERE NEL PROGETTO LA DESCRIZIONE DEGLI OBBLIGHI DELLA CONTROPARTE COME DESCRITTA NELL’ACCORDO CITATO, SPECIE SE QUESTO DOCUMENTO DEVE ESSERE SOTTOPOSTO ALL’ATTENZIONE DEI POTENZIALI DONOR.

 

Il CIPAD sarà il titolare e non sarà più la controparte
Eventualmente allegare gli accordi CIPAD-Mondeco

 
ANCHE SE DAL CONTESTO E’ EVIDENTE CHE LA FINE DEL PROGETTO DIPENDE DALLA INTERVENUTA CAPACITA’ DEL CIPAD DI GESTIRLO IN MODO COMPLETAMENTE AUTONOMO, LA INDICAZIONE DI UN TERMINE DEL PROGETTO E’ IMPORTANTE, SIA PER RICORDARE AI RESPONSABILI DI QUANTO TEMPO DISPONGONO PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO, SIA PER DEFINIRE L’IMPEGNO FINANZIARIO COMPLESSIVO DA SOSTENERE

Nelle precedenti versioni e nelle mie ultime correzioni, veniva identificato il periodo in tre anni

   
IL BUDGET E’ CHIARAMENTE INCOMPLETO. MI LIMITO SOLO A OSSERVARE

C’erano le tabelle con il dettaglio di spesa di ogni singola voce ...

   
E’ OPPORTUNO CHE IL BUDGET COPRA L’ARCO TEMPORALE DELLA DURATA DEL PROGETTO
 
   
UNA QUOTA SIGNIFICATIVA DEI COSTI VIENE ASSUNTA DAL PARTNER
     LOCALE. QUESTO E’ UN PUNTO CRITICO. OCCORRE ACCERTARSI CHE IL
     PARTNER SIA VERAMENTE IN GRADO DI REPERIRE LE RISORSE CHE, IN
     UN’AREA POVERISSIMA COME QUELLA DI SOLOLO, SONO DI REPERIMENTO
     MOLTO DIFFICILE. SAREBBE FORSE OPPORTUNO PREVEDERE LA IPOTESI DI
     POSSIBILE INCAPACITA’ DEL PARTNER LOCALE E UNA FONTE ALTERNATIVA
     DI FINANZIAMENTO.
Il partner locale era già stato identificato come incapace a far fronte ad una partecipazione economica … veniva considerata una sua partecipazione economica, la donazione del terreno … ed eventualmente potrebbe divenirlo anche la valorizzazione delle costruzioni fatte, dopo che le avrà ricevute in donazione dal CCM
 
RIFLESSIONE:
 
L’OBIETTIVO SI PROPONE DI CURARE LE CONSEGUENZE MA SENZA OCCUPARSI DELLE CAUSE DEI PROBLEMI (AIDS- POVERTA’- DISGREGAZIONE SOCIALE).
Abbiamo a forza economica per sostenere solamente il contrasto ad alcune delle conseguenze ... non ci possiamo imbarcare sulle cause... Consideriamo che siano altri a doverlo fare e speriamo che lo stiano già facendo … Governo, ecc
 
E’ VERO CHE NEL TESTO VIENE RIPORTATA LA STRATEGIA DELL’UNICEF, TUTTAVIA SEMBRA CHE LE AZIONI DI EDUCAZIONE PER LA PREVENZIONE DELL’AIDS SIANO LIMITATE AGLI OPERATORI DEL VILLAGGIO E AI BAMBINI.
 
MI CHIEDO SE NON SAREBBE OPPORTUNO AGGIUNGERE UN MODULO CHE PREVEDA L’EDUCAZIONE PER LA PREVENZIONE AIDS A TUTTA LA COMUNITA’.

Noi preferiamo dire che non ci compete e che non lo facciamo; pur restando sempre aperti e disponibili con chiunque a collaborare per ciò che si dimostra possibile e concretamente posto in essere.

Nel progetto comunque prevediamo la sensibilizzazione e l'informazione alla popolazione ...

   
AVETE CORRETTAMENTE EVIDENZIATO CHE NON AVETE L’AMBIZIONE DI RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI DELLA COMUNITA’, MA L’AGGIUNTA DI QUESTO MODULO,  EVENTUALMENTE IN PARTNERSHIP CON ORGANIZZAZIONI CHE HANNO LE CAPACITA’ E LE RISORSE PER OCCUPARSI DI QUESTO, AVREBBE L’EFFETTO DI RIDURRE A MONTE LA CREAZIONE DELLE SITUAZIONI DI DISAGIO DI CUI IL PROGETTO SI FA CARICO

Non troviamo collaborazione neppure in ciò che da anni cerchiamo di fare e di proporre …

Occorre essere realistici più che mai, altrimenti si vola con la fantasia e ci si riempie solo la bocca di belle intenzioni ... magari poi puntualmente disattese da tutti … ci  troveremmo così a fare ciò che già fanno in molti ...

Non sarà mai il nostro intervento, lasciati soli, quello capace, da solo, di prevenire il fenomeno a monte ... riusciamo a fatica a mettere solo qualche cerottino; insignificante rispetto alla globalità del problema; ma probabilmente risolutivo e decisivo per la vita di quei pochi che riusciamo a raggiungere... anche un solo successo ci giustifica ogni nostro sforzo ...

 
NON VIENE PRECISATO A CHI RISPONDE IL PADRE DEL VILLAGGIO E QUALE E’ L’ORGANISMO RESPONSABILE PER LA SUPERVISIONE  DEL PROGETTO.
CERTAMENTE ESISTERA’, MA QUESTO E’ UN PUNTO FONDAMENTALE E DEVE ESSERE BEN IDENTIFICATO NEL PROGETTO.
Risponde alla proprietà e a chi supervisiona sia la proprietà che il progetto …quindi: CIPAD (futura proprietà dopo la cessione dal CCM) e Mondeco (onlus italiana costituita appositamente da educatori) con la quale il Cipad avrà stabilito precisi accordi che prevedano i diritti ed i doveri di entrambi; incluse le dovute garanzie per i Donatori.
 
VUOLE DIRE CHE IL PERSONALE SARA’ ANCHE PAGATO DAI GRUPPI DI APPARTENENZA? SE QUESTA E’ L’IDEA, AVETE VERIFICATO CHE I GRUPPI SONO IN GRADO DI FARLO?

L’idea iniziale era che il CCM desse una elargizione ai gruppi locali per un generico sostegno alle loro attività … e che loro potevano anche utilizzare per eventuali remunerazioni … il tutto era finalizzato a non avere dipendenti diretti e valorizzando così il volontariato locale …

Oggi la situazione non è più quella di una gestione CCM e dunque sarà il CPAD a regolarizzare i dipendenti secondo le leggi kenyane … Non deve farlo il "bianco espatriato", anche perché potrebbe trovarsi sotto "controllo interessato" da parte dei funzionari governativi comandati da Nairobi a lavorare in queste località disagiate ...

 
LA PRESENZA DI ESPATRIATI, SPECIE IN QUESTI CONTESTI,  PUO’ ESSERE CAUSA POTENZIALE DI INCOMPRENSIONI CON I RESPONSABILI E LE AUTORITA’ LOCALI.
A MIO AVVISO E’ ESSENZIALE VALUTARE ATTENTAMENTE LA EFFETTIVA NECESSITA’ DI UN ESPATRIATO IN ALTERNATIVA A UN ESPERTO DELLA STESSA TRIBU’ O ALMENO KENYOTA.
Gli espatriati sono solo consulenti e garanti per i donatori internazionali …
Il ticer locale di sololo non ha la preparazione sufficiente; la consulenza da Nairobi ha una elevata competenza e inculturazione …
ciò che viene suggerito è già previsto dal progetto , forse va espresso meglio
   
IL PROGRAMMA E’ PER BAMBINI FINO AI 12 ANNI, QUINDI IMMAGINO CHE QUANDO ARRIVI A QUELLA ETA’ IL BAMBINO DEBBA USCIRE DAL VILLAGGIO, MAGARI DOPO ESSERCI STATO PER ALCUNI ANNI

Il bambino, per cultura borana, alla nascita è titolare di alcuni capi di bestiame che costituiscono le mandrie del villaggio … gli vengono aggiudicate dal padre. Analogamente avverrà al suo arrivo al villaggio.

COSA FARA? DOVE ANDRA?

A 12 anni o più ... quando pronto per la vita, ritira le sue bestie e va per la sua strada tradizionale … o si utilizzano le sue bestie per farlo andare avanti con gli studi, se merita.

Nelle costruzioni è prevista una casa-ospiti gestita dal padre del villaggio. Lo scopo è proprio quello di garantire la possibilità di brevi permanenze a chi ex-ospite del villaggio, torna a casa per vacanza o altro …

IN TUTT I PROGETTI LA SEZIONE “SOSTENIBILITA’” E’ SEMPRE TRATTATA QUASI “EN PASSANT” SENZA NEPPURE TENTARE DI METTERE INSIEME QUALCHE NUMERO.
QUESTO PERCHE’ DI SOLITO LA DURATA DEI PROGETTI E’ LIMITATA, 2/3ANNI, E IL PROBLEMA DELLA SOSTENIBILITA’ SI PONE SOLO DOPO LA FINE DEL PROGETTO.
SO CHE E’ DIFFICILE, MA UN TENTATIVO INIZIALE DI ELABORAZIONE POTREBBE ESSURE UTILE. IL RISCHIO E’ DI DOVERE PROLUNGARE IL SUPPORTO FINANZIARIO PER UN TEMPO INDEFINITO O DI ESSERE COSTRETTI AD ABBANDONARE PRIMA DI AVERE RAGGIUNTO LA SOSTENIBILITA’
IN ALTERNATIVA SI POTREBBE PARTIRE PREVEDENDO IL SUPPORTO FINANZIARIO PER UN CERTO NUMERO DI ANNI E INTRODURRE UN OBIETTIVO DI DEFINIRE ENTRO 18/24 MESI UNA STRATEGIA DETTAGLIATA PER LA SOSTENIBILITA’ DELL’INIZIATIVA. EVENTUALMENTE SI POTREBBE PENSARE AD UNA MISSIONE AD-HOC PER STUDIARE QUESTI ASPETTI

OK rivalutare e trovare la sostenibilità durante i tre anni del progetto … ma tornerei comunque ad elencarre tutte le possibili idee proposte nelle precedenti stesure … se non altro come tracce da verificarsi nella loro effettiva validità durante i primi tre anni…