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"... qualche volta, ho messo in discussione l'esistenza di quello che noi cattolici chiamiamo Dio."
Beato te che lo hai fatto solo “qualche volta”; io ho continuato a farlo, ed ancora oggi talvolta mi succede ancora di farlo.

Vedi, ho risolto questo problema in modo semplice. Ho girato su di Lui ogni responsabilità.

Ossia, continuo a cercare quale sia la Verità Oggettiva, con le mie forze e con i mezzi che ho, e che so bene essere limitati. Fatto tutto il mio possibile, mi rivolgo al cielo e dico: "o Tu non esisti, e quindi queste mie parole sono perse nel vento (poco male); oppure esisti e allora sai bene che più di così non posso fare per trovarti. Dunque, se proprio mi ami, da volermi incontrare, ora sei solo Tu che puoi farlo. Fatti riconoscere e fammi capire cosa vuoi da me." Poi aspetto continuando a cercarLo interrogandomi e tentando di vivere nella coerenza a ciò che momento per momento ritengo giusto.

Lui mi è venuto incontro.
Ogni esperienza è soggettiva e quindi diversa per ognuno che voglia provare questo metodo. Ecco perché il singolo soggetto raggiunge personali certezze ma non ha modo di imporle come tali ad altri; può solo raccontare la propria storia. Se potesse convincere l’altro, lo obbligherebbe a credere; finirebbe la libertà di scelta dell’altro e tutto non avrebbe più senso.

Infatti, quella cristiana è l’unica religione che accetta tutti, anche chi non crede, proprio perché l’essenza di questa religione sta nel fatto che essa è una “proposta” di vita, basata sull’amore altruistico. Proposta fatta a tutti e che ogni singolo può accettare o rifiutare. Importante è che lo faccia lui in piena coscienza e libertà di farlo. Cristo ha spiegato come stavano le cose e ha ripetuto continuamente che le regole sono per aiutare l’uomo in questo cammino di adesione alla proposta di vita che Lui fa; NON è l’uomo che deve sottostare alle regole, bensì viceversa. Questa religione è l’unica a dirlo … anche per questo è universale.

Nella pratica poi possono esserci apparenti contraddizioni. La Chiesa Pastorale che parla a tutti dal pulpito, deve testimoniare la veridicità del messaggio, prima di ogni altra cosa, proprio perché questo sia chiaro e non distorto dalle soggettività pronte a modellarlo egoisticamente a proprio uso e consumo. Ciò porterebbe, nel tempo alla perdita della originalità ed attualità di questa Verità Rivelata. Invece, la stessa Chiesa Pastorale, quando parla al singolo, in privato o nel confessionale, deve dapprima raccogliere la certezza che il soggetto ha recepito il messaggio rivelato e che lo ha fatto liberamente suo … Quando questo stesso soggetto non può pubblicamente viverlo poiché si ritrova ad essere in un contesto che diverrebbe fonte di equivoci per gli altri… allora questa stessa Chiesa Pastorale sa suggerire le singole e personali soluzioni … Non è un sistema falso per fare contenti tutti; è la coerenza logica al messaggio divino che vuole tutti nel Suo Amore.

La Chiesa ha il dovere di aiutare il cammino del singolo, ma senza che questo stesso cammino sia di ostacolo al cammino degli altri. Purtroppo, di preti capaciti di donare questo genere di aiuto individuale ce ne sono proprio pochi. Sovente s'incontrano sacerdoti che trovano meno complicato ripetere anche nel privato del singolo, lo stesso messaggio che viene offerto dal pulpito. Certo che l'essenza deve essere la stessa; ma sono i modi che vanno personalizzati.

Il modo migliore per andare da Roma a Milano è l'aereo ... per il soggetto claustrofobico il modo migliore potrebbe essere quello di camminare fino a Civitavecchia, nuotare fino a Genova e camminare fino a Milano ... l'essenziale è riuscire ad andare da Roma a Milano ... ogni soggetto fa la sua strada con le difficoltà che trova secondo la strada che sceglie o che è costretto ad affrontare...Anche se dal pulpito la risposta per tutti, alla domanda quale sia il modo migliore, rimane sempre quella di suggerire di andare in aereo. Qui c'è una delle fonti maggiori di incomprensioni e di allontanamenti … Ma Lui, continua a chiamare ognuno con il dono della fede che pone dentro … allora il soggetto si sente irrequieto e stimolato a continuare a cercare la Verità … essendo Lui la Verità, farà di tutto per farSi trovare appena il singolo dimostrerà la costanza e l’autenticità del desiderio di liberamente continuare a cercarLo, nonostante l’esperienze negative …
Allora, con santa pazienza, e cocciutaggine, cercati un prete con il quale instaurare un colloquio, non una confessione; cerca di farti conoscere e vedi poi con il tempo … un esperto che, senza il presuntuoso autoritarismo ecclesiale, ti testimoni la Verità e comprenda la soggettività della tua strada e ti sia di aiuto nel favorirti l’autentica libertà per fare tu la tua personale scelta di adesione o di rifiuto.

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