Anche
oggi, nulla di nuovo dal fronte. |
||
La
solita fame; le solite malattie e i soliti decessi. |
||
Una
formica, schiacciata accidentalmente, farebbe più notizia. |
||
Nulla
di nuovo, per voi lettori e per loro, che con tutte quelle brutte cose
continuano ad avere a che fare, |
||
senza
riuscire ad abituarsi alle correlate e logoranti sofferenze. |
||
Chi
le vive, non vi si arrende e continua a sperare nel domani, sognandolo
migliore dell’oggi. |
||
Io
mi trovo lì, tra voi e loro. |
||
Testimonio
la loro sofferenza e la loro speranza, |
||
tra l’indifferenza di molti di noi che, dal di qua della barricata,
si rassegnano al fatto che tutto ciò sia ineluttabile. |
||
Testimonio
i vostri sforzi nel tendere loro la mano, il braccio … il cuore,
|
||
tra
la loro speranza che si alimenta sentendosi sostenuti dalla solidarietà
di amici lontani, |
||
che sanno operare per loro al massimo delle possibilità. |
||
Guardando
da questo mio osservatorio privilegiato, non è sempre bello ciò
che si prova. |
||
Alcune
volte si rimane commossi; altre si è costretti a tacere. |
||
Non
raccontare, bilateralmente, le atrocità che scoraggerebbero chiunque,
uccidendo la speranza. |
||
0,35
euro è il costo attuale di un chilo di mais a Sololo; qualche mese
fa era circa il 30% in meno. |
||
0,35
euro corrisponde al cibo di un giorno per 8 persone, che mangiano sperando
|
||
che
il domani possa arrivare ancora una volta anche per loro. |
||
Un
euro corrisponde ad un caffè, qui da noi; |
||
a
tre giorni di vita per 8 persone, lì da loro. |
||
Incredibile
ed assurdo; ma vero. |
||
Non
hanno colpe per essere nati lì, come non le abbiamo noi ad essere
nati qui. |
||
Noi
e loro facciamo ciò che possiamo. |
||
Il
loro contesto di vita impone quelle disastrose situazioni ed il nostro
ce ne impone altrettante, |
||
diverse ma altrettante, |
||
alle
quali dobbiamo comunque soggiacere: disoccupazione, violenza, insoddisfazione,
… |
||
sperando
in un domani migliore, ove i problemi trovino soluzioni e/o qualcuno possa
intervenire ad aiutarci. |
||
Poco
possono loro per noi; |
||
ma
noi, con pochi euro, potremmo essere quel “qualcuno” arrivato
per loro |
||
Qualcuno che da corpo ai loro sogni ed alle loro speranze. |
||
Voi
siete già la prova provata che ciò è possibile. |
||
Il “nostro-loro” Villaggio Orfani, lentamente e contro
ogni avversità, continua la sua costante crescita. |
||
Troppo
lentamente? Chiediamo, a chi lo lamenta, di unirsi a noi. |
||
La lunga gestazione, il lungo travaglio si conclude in un meraviglioso
parto … |
||
il
cuore del villaggio ha iniziato a pulsare e, come non c’è
stato aborto, così vivrà! |
||
Tempo
fà un loro lamento, a lungo inascoltato, |
||
ha
generato una voce che si era messa a cantare |
||
e
ora c’è già un coro, |
||
che
vorremmo divenisse sempre più grande. |
||
Noi
canteremo ed urleremo sempre più forte. |
||
Non
importa se qualche volta abbiamo stonato o se stoneremo qualche volta
ancora … |
||
la
stonatura diverrà la più bella nota, se sapremo restare
tutti uniti. |
||
Se
non sarà così, lasciatemelo ugualmente credere; |
||
non
uccidete la speranza. |
||
Da
parte mia e da parte loro, |
||
eccovi,
per ora, il più GRANDE GRAZIE! |
||
…
“fuori dal solito coro”… |
||
|
||