Non
so esattamente come io sia; |
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ma
è certo che non sono così geniale come mi descrivi |
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Tutti
siamo fragili, insicuri e alla ricerca ... e io non ne sono una eccezione.
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Tante
sono le parti di me che non mi sono piaciute o che non mi piacciono, |
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ma
non piango sul latte versato. |
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E’
andata come è andata ed è andata. |
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Mi
preoccupo di provare a modificarmi nel presente per ciò che mi
è reso possibile. |
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Ma
non me ne faccio una malattia; ci provo e mi accontento dei risultati.
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Agli
altri la libera scelta di accettarmi o no per ciò che sono; per
ciò che è il risultato dei miei sforzi. |
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Da
parte mia cerco di adattarmi ai desideri, ai bisogni degli altri fin dove
posso e fin dove lo ritengo corretto. |
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Solo
così posso sperare di non essere il responsabile del male che anch’io
potrei provocare o dal quale gli altri verranno comunque colpiti. |
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Questo
modo di essere mi aiuta a stare sereno, a sentirmi in pace, ad essere
equilibrato … |
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Appagato
del passato? sicuramente. |
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Del
presente? Mai, punto sempre al gradino superiore. |
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Del
futuro? Se ci sarà, lo vedremo. |
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Che
ti frega se hai vissuto come hai voluto o no |
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l’importante
è sapere di aver vissuto e non solo vegetato. |
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Pensa
al passato solo se ti serve per il presente o per programmare il futuro, |
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per
il resto è andato e non serve più a nulla piangere sul latte
versato; |
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così facendo si rischia solo di rovinare il presente ed il futuro.
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