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E L A Z I O N E - T E C N I C A
Arrivati nell’ospedale
di Sololo il 7 gennaio, si è cercato di fare il punto sulla situazione
dei vari lavori da effettuare e cercare la documentazione e le notizie
su quanto era stato fatto sui pozzi nei mesi precedenti.
Il nuovo pozzo siglato n° 3 ha una profondità di 122 metri
ed è equipaggiato con una pompa Grundfos tipo SP2-24, acquistata
lo scorso anno a Nairobi con portata di 1000 litri/ora alla profondità
di 102 metri.
Sul pozzo n° 2 è
stato effettuato un drenaggio con pulizia del fondo, quindi era pronto
per il montaggio di una nuova pompa, mancavano però i tubi da 1”1/4
e i vari raccordi.
Dopo aver illustrato all’ amministratore la possibilità di
rendere operativo anche il pozzo n°2, ci siamo recati a Moyale (90
km da Sololo) si è ordinato tutto il materiale occorrente, il quale
è stato prontamente consegnato a Sololo 5 gg. dopo.
Il lunedì 10 gennaio
montaggio dei conta ore sui 3 gruppi elettrogeni centrali, intervento
reso necessario per sapere correttamente le date di manutenzione ordinaria
dei tre gruppi elettrogeni.
Inizio del montaggio dei due
contenitori in acciaio per l’acqua piovana con la supervisione di
un valido tecnico dalla ditta fornitrice e con il supporto di una nutrita
squadra di operai, (12 lavoratori occasionali retribuiti dal CCM).
Nei giorni seguenti sono stati effettuati alcuni controlli per il mancato
funzionamento di una lavatrice Miele, il problema risiedeva nel pulsante
di arresto d’emergenza poi riparato.
E’ stato montato un pannello solare con relativa batteria e pannello
di controllo alla sede del “Catholic women group”, è
pure stato installato l’impianto elettrico di illuminazione a 12
volt per i vari locali con lampade al neon da 8 watt. Sostituzione con
lampade solari idonee (fluorescenti) ed una batteria al gruppo di donne
“Borolle women group”
Sono stati modificati e completati
i due quadri di comando per le pompe dei pozzi n°2 e n°3.
Interventi vari di cercare di riparare strumentazione all’OPD e
in sala operatoria, purtroppo senza risultati positivi, la centrifuga
ha il motore fuso e l’apparecchiatura ad ultrasuoni ha dei componenti
bruciati dentro al monitor di visualizzazione.
E’ stato montato l’impianto
di illuminazione alla saletta dietro al reparto TB Ward, nata come scuola
per detto reparto e collegata la linea di alimentazione a 220 volt.
Il venerdì 14, essendo
arrivato giunto il materiale per i pozzi n°2 e n°3, si è
iniziato con la prova della pompa dentro ad una vasca, poi fatto il collegamento
definitivo con muffola ad un cavo di lunghezza appropriata, si è
quindi proceduto, dopo aver montato tutta l’attrezzatura sul portale
di sostegno, al montaggio e alla discesa della pompa e dei tubi nel pozzo
2.
A 85 metri la pompa ha toccato il fondo, quindi è stata alzata
di un metro e poi fissato il tubo con una robusta staffa sul bordo dalla
camicia del pozzo. La prova di mandata del pozzo 2 è stata effettuata
il giorno 15.
Dati ricavati: portata 10 litri in 18 – 20 secondi, però
dopo 15 – 20 minuti di funzionamento la pompa si ferma per mancanza
di acqua, probabilmente devono ancora attivarsi i canali di afflusso dell’acqua
contro le fessure della camicia del pozzo, dopo alcuni giorni la portata
stava incrementandosi, avallando così la tesi del responsabile
“Water programme” della Diocesi.
La pompa sommersa montata in questo pozzo n°3: Grundfos tipo SP2A-23
con portata di 1.000 lt/h alla profondità di 130 metri, comprata
in Italia e spedita con i due quadri di comando pompe.
Quindi installazione dei 2 quadri di comando con il fissaggio a terra
con cemento del supporto metallico preparato dal personale di manutenzione,
montaggio dei pressostati di blocco pompa per bassa pressione, montaggio
dei manometri per il controllo diretto della pressione della mandata della
pompa e i vari collegamenti dei due pozzi alla tubazione esistente di
mandata acqua ai serbatoi di accumulo dell’ospedale.
Terminati i montaggi dei due tanks dell’acqua piovana, si è
fatto il collegamento con valvola di intercettazione da 2” tra i
serbatoi, montato i due tappi sui fori di scarico, quindi l’impianto
di aspirazione e di mandata sulla pompa centrifuga, completi di giunto
a 3 pezzi e valvole a sfera per l’eventuale smontaggio per sostituzione
pompa, valvola di non ritorno sulla mandata, il tutto con tubazione e
raccorderia da 1”. Per l’alimentazione a 220 volt della pompa
si è usata la linea della pompa n° 3 e tramite un quadretto
opportunamente montato si può avviare la pompa ed accendere un
neon per l’illuminazione della zona tanks.
Per lo spostamento dell’apparecchio interfonico dalla guest’
house alla casa del responsabile sanitario ha richiesto lo scavo di un
canale nel terreno e la tesatura di un cavo a 12 fili per una lunghezza
di circa 90 metri.
Sono anche state riparate le 4 portelle del quadretto di protezione alle
linee di alimentazione alle abitazioni degli infiermieri in modo da proteggere
gli interruttori dagli spruzzi della pioggia.
Sono state sostituite alcune lampade ad incandescenza nella guest’
house con lampade al neon a 12 volt alimentate da pannello solare, in
modo da aumentare l’autonomia della batteria.
Nella Missione era necessario capire quale fosse la potenza della pompa
montata nel pozzo; misurando con l’amperometro a pinza si aveva
un’assorbimento equilibrato sulle 3 fasi di 6 amper, la tubazione
di uscita dal pozzo è di 2”, facendo riferimento ad una tabella
in possesso di P. Lobato si definiva una potenza di 2,2 Kw. circa. Interpellata
la ditta Gemap 2 di Caraglio ha dimensionato in 6 Kw. un eventuale nuovo
gruppo elettrogeno per alimentare la casa canonica, che oltre alla pompa
del pozzo ha solo alcune lampade per l’illuminazione. |