Il problema acqua per la gente si fa sempre piu’ grave, ora non si sentono neppure più i discorsi di lamentela per la siccità e di speranza che possa piovere. Soffrono in silenzio. Stanno celebrando riti tradizionali sia per la pace che per la pioggia. Vi ho partecipato. A parte l’aspetto folcloristico o antropologico, la cosa ha il sapore di uno squallore e povertà assoluta. Pare si attacchino alla tradizione per scongiurare in qualche modo la facilmente prevedibile catastrofe se non pioverà presto. In alcuni pozzi la falda si è asciugata; altri franano in profondità ed anche le pompe a mano si rompono forzate dalla disperazione a lavorare senza acqua. Qui ogni giorno qualcuno viene
sepolto e poi non se ne parla più. Questo avviene ogni giorno.
Non c’è acqua per tutti; non c’è la vita per
tutti. Non c’è lavoro, sviluppo … eppure, osservandoli
con superficialità, può sembrare che loro si accontentino
semplicemente di sognarle queste cose. Sembra siano certi che domani
le otterranno ... quando, e se, si risveglieranno ancora.
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