Oggi, con una infermiera ed un interprete, in nove ore consecutive ho visitato circa 400 persone in un villaggio sulle colline del confine etiope. Il 30% della popolazione totale, in questo periodo, ha in atto la malaria. Non mancano le forme di parassitosi intestinale e quelle che colpiscono le vie respiratorie, specie nei bambini. Da prima, erano increduli che qualcuno avesse pensato anche a loro e li avesse raggiunti in quel posto così sperduto. Alla fine, con i ringraziamenti che poco avevano di formale, ci hanno regalato anche cinque pannocchie di grano turco. Non era un gesto simbolico. Era un dare ciò che potevano.

Hanno niente; neppure l’acqua a sufficienza, eppure ci hanno preparato il the e offerto del granturco. Noi neppure avevamo tutti i tipi di farmaci necessari. Mi sono vergognato con me stesso. Se non lo si prova è inimmaginabile.