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Una cupola fitta di stelle; il profilo nero delle colline in controluce e la luna piena che, sorgendo da dietro le stesse illumina di argento le acacie spinose, le capanne, il terreno … l'anima. Ti accorgi che stai vivendo. Non puoi fermare quei momenti; puoi solo sperare che si ripetano. Loro ci saranno per l’eternità. Tu sarai qui ad assaporarli ancora ?

Non è facile essere poveri; ma neppure lo è essere ricchi. Non sono mai stato ricco; ma neppure mi è mai mancato il necessario e, forse, ho avuto anche qualcosa di più. Da ricco, il punto di osservazione delle cose, è privilegiato: si può essere poveri quando lo si vuole e per il solo tempo che si vuole. Il ricco non è costretto ad essere ricco o povero. Per questo la sua scelta diventa più difficile. Per questo è più facile, non impossibile, far “passare un cammello nella cruna di un ago, piuttosto che far arrivare un ricco in paradiso”.

C’è chi invidia la ricchezza non sapendo quanto è costata. La ricchezza non può che essere apprezzata quando è il frutto di geniale intuito, capacità manageriale, rischio in un corretto commercio, leale concorrenza, … in sostanza, quando è espressione delle capacità, delle doti e dunque di come si sappia fare fruttare “i talenti che sono stati donati”. La stessa ricchezza però è vista con diffidenza quando proviene dal potere usato come soppruso, anche se cammuffato da furbizia, che genera ingiustizia che ricade necessariamente sugli ultimi.

Così non è vera l’automatica equivalenza: povero = buono e meritevole di aiuto. Un povero ed un ricco possono essere entrambi buoni o cattivi; non è ciò che posseggono a renderli tali. Nessuno può giudicare il povero o il ricco. L'ideale sarebbe che non esistessero ne i ricchi ne i poveri, ed ognuno avesse il necessario. Non ho detto: tutti uguali; semplicemente: che ognuno abbia il necessario. Quantizzare a quanto corrisponda il necessario dipende poi dal posto, dalla cultura, da tanti fattori variabili … Ognuno sa quale è il suo necessario; ameno che sia talmente lontano dalla realtà delle cose da considerare necessario ciò che è superfluo.

In questi posti non solo manca il necessario ma scarseggia l’essenziale: l’acqua. I grandi organismi, uno ad uno ci stanno rispondendo, in modo molto gentile che non possono aiutarci poiché impegnati a sostenere altri. Ma questi “altri” sono proprio tutti senza l’essenziale come lo siamo noi ? Pare proprio che tutti i ricchi siano impegnati ad aiutare altrove, e che noi si sia arrivati troppo tardi.

 

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