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Ciao, torno a te dopo lunghissimo tempo. Ti sei dimenticato di me al punto che debbo dirti anche chi sono. Ti ricordi di quella voce che raccoglieva nel tuo cuore i tuoi cruci ed i tuoi sogni? Mi chiamasti "coscienza" poichè non t'insegnarono che gli angeli custodi hanno anche una voce. Poi, crescendo mi sostituisti con la "ragione"; fui negata e derisa; lasciamo perdere. Ora sono qui e ti scrivo dal tuo cuore. Sono sempre io, quella voce assillante e talvolta angosciante, che grida ribellandosi, o ti sostiene, quando devi scegliere nel quotidiano con i fatti. Scopo della presente? Un ennesimo invito a riflettere. Fammi crescere e lasciami più spazio. Ancora un saluto nel ringraziarti di avermi dedicato, almeno ora, un pò d'attenzione. Chiamami presto! Sempre tua.

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