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Si sono cristiano; o meglio: cerco di esserlo.
ma sono anche peccatore


Non lo sono per la sua sola teoria (cristianesimo) e neppure per la sua sola pratica molto simile al buonismo.
Lo sono nel tentare di fondere nel quotidiano i due aspetti: teoria e vissuto quotidiano.

“Pensare Globale” = cercare di decifrare il contesto macro del dove ci è capitato di vivere
“Agire nel Particolare” = decifrare il contesto micro della nostra personale vita; identificare le nostre personali risposte esistenziali e tentare di aderirvi per vivere in quel contesto da noi scelto nella rosa delle limitate scelte possibili stante quel Contesto Globale valutato. Valutato pur sapendoci impossibilitati ad averne un’idea finale esattamente oggettiva poiché ci mancheranno sempre alcune delle informative fondamentali per esser realmente liberi nella scelta.


“Guardare alle stelle”
per conoscere la direzione ed “essere realisti” nel sapere che sulle stelle non vi si arriva camminando. Le due cose fuse insieme, alla luce delle personali risposte esistenziali, producono il comportamento umano, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Questo ne spiega i suoi infiniti aspetti unici ed irripetibili. L’alternative estreme sono: essere sognatori o aridi materialisti; in entrambi i casi non si è Umani ma Disumani.

In pratica, si parte dal sogno che viene dalle stelle e ci si “contestualizza” nel meno peggio possibile che viene imposto dai contesti micro e macro del quotidiano. Costante dinamismo nel contaste confronto. Non significa farsi la propria religione, che rimane immutata ed intoccabile come le stelle, ma gestire in modo attivo con il proprio timone la corrente impetuosa del fiume che ti porta a valle. Non pretendere di risalirlo come un sognatore e neppure abbandonarsi alle rapide senza tentare di gestire la propria barca, rinunciando ad essere Uomo-nato per “servir virtute e conoscenza”.


Perché sono arrivato a questa mia scelta di vita ?
Perchè la logica della fisica nucleare moderna mi ha portato alla convinzione che sia più logico, e non più conveniente, credere nell’esistenza di un Trascendente piuttosto che negarlo. Questo anche grazie a fantastiche figure di studiosi che hanno fatto la stessa scelta logica ma con fede in senso opposto. Si tratta, in fine, di pure terminologie con le quali chiamare Dio o non Dio ciò che loro definiscono niente.
La logica mi porta all’atto di fede nel trascendente; ritenendolo più logico dell’opposto analogo atto di fede.

Il Vangelo è una proposta di stile di vita che Cristo, considerato anche solo un essere umano, propone alle singole libere scelte. Per me è Stupefacente:
- sia come la sua teoria di vita quotidiana coincida con quella mia, verificata nella mia personale esperienza pratica e
- sia come tutto il suo Discorso Divino, oltre ad essere per me un’ottima stella guida a cui guardare,
sia una stupefacente “traduzione letterale” che ha anticipato quanto andiamo scoprendo con la fisica nucleare nell’attuale teoria M. In questa Teoria M nulla prova, rispettando così il libero arbitrio di ognuno, ma anche nulla contrasta con la parte Divina del Discorso Trascendente e quello d’applicarsi nel quotidiano che fù pronunciato e vissuto da Gesù il Cristo.
Quindi per logica arrivo al Trascendente e per coincidenze di vissuti personali e di condivisioni logiche di Teorie, accetto anche la parte del discorso, ancora a me incomprensibile, del Cristo. Mi confermo così cristiano per mia scelta di adesione a Cristo.

Sono apostolico romano ?
Direi di si ma solo per coerenza alla precedente scelta che ho fatto in Cristo. Lui certo desiderava una Chiesa; non credo sia tutto ciò che è nell’attuale chiesa c-minuscola.

Mettiamoci anche una serie di “casuali” circostanze.
Da ragazzo a Roma ho avuto modo di seguire con assiduità l’andamento del lavori del Concilio Vaticano II. Ero convinto che la Chiesa fosse quella. Servizio agli ultimi che erano privati delle possibilità di fare le scelte esistenziali poiché condizionati dalla mancanza dei beni materiali primari o tenuti nell’ignoranza delle informative essenziali per le libere scelte.
Crescendo, i fatti mi hanno deluso la Chiesa, con la “C” maiuscola che avevo teoricamente conosciuto, spesso non coincideva con una chiesa reale e potente con la “c” minuscola.
Da questa diffido ancora oggi e diffido dei suoi uomini palesemente in contrasto con quella Chiesa C-maiuscola che affermano di servire. Non giudico le persone; constato la loro palese non coerenza che, ovviamente non inficia la validità della Teoria. Teoria ben applicata, con il realismo possibile delle varie epoche e vari contesti, da altri uomini della stessa chiesa c-minuscola che comunque hanno portato avanti e portano avanti dall’interno, pagando di persona fino a mettere avanti a se stessi gli ultimi impotenti, la speranza nel cambiamento grazie proprio a questa minoranza di Chiesa da loro rappresenta

Appena nominato papa Francesco, mi sono ricordato del “patto delle catacombe”
siglato alla fine del Concilio Vaticano II. Francesco sta semplicemente tentando di sostituira la c-piccola di buona parte dell’attuale chiesa con la C maiuscola di quella Chiesa che Cristo desidera nel Suo Insegnamento.
Francesco torna a darci la speranza di poter tornare a sentirci parte di quella Chiesa che io ed altri abbiamo sognato da ragazzi. Poter così smettere di essere solo frequentatori di una chiesa c-minuscola, obbligati a questo dalla coerenza al condiviso ed accettato discorso di Cristo. Smettere addirittura di dissociarci da essa quando le scelte di alcuni suoi uomini contrastano con la nostra Coscenza.
Noi consideriamo la "Coscienza Preparata" la Sua Voce in noi e di conseguenza ne riconosciamo il primato sia sull'interpretazione dei Testi Sacri che danno voci sospettate di un parlare “cicero pro domo sua”; sia sul libro della natura che ancora non è del tutto chiarito dalla scienza umana.
Coscienti però anche del fatto che la nostra "frequenza-adesione condizionata" che diamo a questa chiesa c-minuscola, farà parte del bagaglio che lei dovrà portare di fronte a Lui e se la dovrà vedere con Lui anche per le ingiustizie che lei genera in noi e, forse anche tramite noi, in altri. Detto con
altre parole; scelto ed accettato in toto la proposta di vita di Cristo, occorre prendere atto che Lui desiderava una Chiesa. Per coerenza accetto e vivo la Sua Chiesa adeguandomi alla chiesa c-minuscola per usufruirne dei servizi e servirla fino ai limiti dell’accettabilità da parte della mia Coscienza che tento di tenere Preparata come posso.
In questa ottica sono Cristiano apostolico romano.

Sinteticamente la risposta alla tua domanda è SI e la motivo così ...

... per logica, ho fede nel Trascendente; sulla base di esperienze condivise scelgo di dare credibilità a tutta la Proposta di vita che Cristo insegna; per coerenza a questa scelta sono casualmente anche apostolico romano per sentirmi nella Sua Chiesa; anche se realizzo che devo usufruire e devo prestarmi alla chiesa temporale, seppur entro i limiti imposti dalla mia Coscienza che cerco di tenere Preparata come posso.

Detto tutto questo, sono anche peccatore. Ossia incoerente in alcune scelte dove so che dovrei fare diversamente ... Confido nella Sua Misericordia pur temendo la Sua Giustizia e ... sono curioso di sapere, il più tardi possibile, come si possano conciliare nel Suo Amore di Padre la Misericordia con la Giustizia... certo in un modo DIVINO ed in questo confido.


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