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Cosa pensi che ci possa essere di umano che valga la pena di far fare un sacrificio ad oltranza; che possa portarti ad annullare te stesso per gli altri ? Niente.
Si vive per se stessi o per gli altri ? Se è vero che è solo attraverso gli altri che passa la possibilità di realizzare pienamente noi stessi, la risposta appare quasi ovvia. Se si vive per gli altri, allora occorre domandarsi quale valore attribuiamo loro: umano o, in loro trasparenza, anche divino ? …
Non c’è un limite alla sopportazione, per alcuni potrebbe bastare poco e per altri molto; ma non si deve sopportare, si deve comprendere ed accettare l’accettabile, secondo le proprie forze tentando di non arrendersi mai, il che non equivale certo alla rassegnazione come lo sarebbe se si subisse.
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